Con pagamenti tracciabili si intendono tutti quei pagamenti per i quali è possibile ricostruire il flusso di trasferimento delle somme, l’ordinante e il beneficiario. Rientrano all'interno di questa tipologia di pagamenti: gli assegni, i bonifici bancari, le carte di credito e debito (incluse le prepagate) e in generale tutti i trasferimenti attraverso strumenti elettronici, come i wallet digitali.
La tracciabilità dei pagamenti è lo strumento adottato dai governi di tutto il mondo, quello italiano incluso, per contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, e contribuisce alla riduzione dell’uso del contante che, come abbiamo approfondito nel nostro whitepaper dedicato, ha anche costi molto elevati sotto molti punti di vista. Sempre nell'ottica di ridurre il circolante, il governo italiano dal 1991 ad oggi ha definito limiti precisi per i pagamenti in contante, di fatto incentivando soluzioni alternative e più facilmente verificabili.
A favorire l’adozione di pagamenti tracciabili, per esercenti e consumatori, si aggiungono le agevolazioni fiscali, per i consumatori e per gli esercenti, che possono incentivare le vendite o la prestazione di servizi e ridurre i costi sostenuti per l’adozione di strumenti di incasso.
La recente Legge di Bilancio 2020 (L. n° 160/2019) riguarda anche i pagamenti e l’uso del contante e introduce alcune nuove detrazioni fiscali applicate ai pagamenti tracciabili.
In questo articolo approfondiamo solo alcune delle agevolazioni fiscali valide nel 2021 e in particolare quelle principalmente riconducibili ai pagamenti effettuati a favore di esercenti, professionisti e artigiani in genere. È bene tenere conto però che le spese che possono beneficiare di detrazioni sono molte di più: interessi passivi del mutuo prima casa, canone dell’abitazione principale e rette scolastiche sono solo alcune di queste.
Con il Decreto n. 156 del 24 novembre 2020, il Governo ha previsto un rimborso del 10%, fino ad un massimo di 150 euro a semestre, su tutti i pagamenti in negozio (non online) con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento, effettuati dal 1° gennaio 2021 fino al 30 giugno 2022, oltre ad un primo periodo sperimentale nel periodo 8 dicembre - 31 dicembre 2020.
Inoltre, il Decreto prevede anche un “Super Cashback” di 1.500 euro assegnato ogni 6 mesi ai primi 100.000 cittadini che fanno più transazioni nel periodo, dando la possibilità di guadagnare fino a 3.000 euro all’anno. Abbiamo approfondito i dettagli in un articolo dedicato al cashback.
Questa iniziativa, che ha preso il via il 1° Febbraio 2021, permette a tutti i residenti in Italia di partecipare a delle estrazioni periodiche – settimanali, mensili e annuali - che offrono l’opportunità di ricevere premi in denaro che vanno da 25.000 euro a 5.000.000 di euro per gli acquirenti e da 5.000 euro a 1.000.000 di euro per gli esercenti.
Partecipare è molto semplice: è sufficiente mostrare agli esercenti, che hanno installato un registratore di cassa telematico, il codice lotteria personale, un codice alfanumerico generabile gratuitamente sul portale governativo dedicato alla lotteria degli scontrini.
A partire dal 1 luglio 2020, secondo quanto previsto dal bonus POS istituito dal Governo italiano, è possibile usufruire di un credito di imposta del 30% sulle commissioni pagate dall'esercente in relazione a pagamenti effettuati da consumatori finali con carte (di credito, di debito e/o prepagate) o con altri strumenti di pagamento elettronico tracciabili, come previsto dall’art. 22 del Decreto Legge 124/2019.
Con il Decreto Legge 99 del 30 giugno 2021 e sempre in modifica all'articolo 22 del Decreto Legge n. 124/2019, il credito di imposta sulle commissioni del POS è stato variato e può arrivare fino al 100%, seppure con alcune limitazioni e nel rispetto di alcuni criteri. È possibile approfondire chi possa beneficiare dell’agevolazione fiscale e in che termini nel nostro articolo dedicato all’aumento del credito d’imposta sui pagamenti elettronici.
Una delle novità introdotte lo scorso anno con la Legge di bilancio 2020 è la possibilità di ottenere una detrazione ai fini IRPEF pari al 19% per le spese mediche e sanitarie, purché sostenute con strumenti di pagamento tracciabili.
La stessa aliquota può essere applicata alle spese veterinarie, sempre a fronte di forme di pagamento tracciabili. Sia per le spese mediche sia per quelle veterinarie, va considerato che l’agevolazione viene applicata sugli importi eccedenti la franchigia di 129,11 euro e fino ad un massimo di 500 euro (relativamente all'anno fiscale 2020), solo per le spese veterinarie.
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall'Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021 la detrazione è stata aumentata al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.
Sempre la Legge di Bilancio 2020 ha prorogato al 31 dicembre 2021, nella misura del 65%, la detrazione fiscale (dall’Irpef e dall’Ires) per le spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, all'interno delle quali rientrano, per esempio, la sostituzione di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Il Superbonus è un’agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Si hanno altri sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Nel 2020 è stato istituito un contributo fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di veicoli per la micromobilità elettrica quali monopattini, hoverboard e segway, o per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility, che copriva fino al 60% della spesa sostenuta per acquistare il mezzo o il servizio.
Dal 1° gennaio 2021 è tornato efficace quanto previsto dal decreto Clima, ossia la necessità di rottamare un autoveicolo o un motociclo inquinante per beneficiare del buono mobilità. Sono previsti incentivi pari a 1.500 euro, in caso di rottamazione di un autoveicolo, e a 500 euro per ogni motociclo rottamato. È possibile inoltre acquistare anche abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionali, beneficiando di una detrazione pari al 19% della spesa.
Come anticipato all'inizio dell’articolo, oggi le opportunità per ottenere detrazioni fiscali in fase di dichiarazione dei redditi sono molte e possono essere un incentivo all'uso di strumenti elettronici o digitali tracciabili tanto per gli esercenti, che possono così incrementare le vendite e ridurre i costi sostenuti per il POS, quanto per i consumatori, che beneficiano di deduzioni fiscali.