I pagamenti con carta di credito e debito – quest’ultima anche detta comunemente bancomat - in Italia stanno crescendo e nel 2019 hanno raggiunto la cifra di 270 miliardi di euro (+11% rispetto al 2018). In particolare, colpisce l’incremento dei pagamenti contactless che si sono attestati a 63 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 56% rispetto all'anno precedente¹.
Proprio gli strumenti che riducono i contatti tra persone come le carte di credito e debito contactless e le soluzioni che si avvalgono degli smartphone con tecnologia NFC – wallet digitali per i pagamenti in prossimità - stanno registrando un aumento in termini di offerta. Le prime perché stanno sostituendo quelle che prevedono solo la banda magnetica e il chip, mentre molti grandi player digitali stanno entrando nell'ambito dei pagamenti proprio promuovendo i loro portafogli digitali che si rivolgono a community di milioni di utenti.
Che si tratti di una carta di pagamento o di un wallet digitale che sfrutta la tecnologia di un dispositivo mobile, questi strumenti permettono di effettuare e ricevere un pagamento senza un contatto fisico tra cose e persone rispetto a pagamenti più tradizionali, semplicemente avvicinando lo strumento di pagamento al POS o direttamente dal cellulare.
In realtà non sempre si evita totalmente il contatto. Sì, perché per garantire la sicurezza di esercente e consumatore, nel caso di importi superiori a 25€, viene richiesta l’autenticazione da parte dell’acquirente che dovrà inserire il PIN sul POS, se sta pagando con una carta, mentre nel caso dello smartphone, in alternativa all'inserimento del codice di autenticazione associato al wallet, può decidere di affidarsi al biometrico, con l’impronta digitale o il riconoscimento facciale.
L’uso di questi strumenti di incasso ha aspetti positivi che possono contribuire all'aumento delle vendite. Vediamo insieme quali:
Incassare pagamenti con questa tecnologia è molto semplice. Per la modalità di pagamento ad “avvicinamento”, tramite carta o smartphone, è sufficiente dotarsi di un POS contactless, ormai tutti abilitati ad accettare questi strumenti. Ci sono poi digital wallet che non richiedono neppure il POS (come HYPE e Satispay, per esempio). Esistono molte tipologie di POS: mobile, Wi-Fi, con connessione alla rete telefonica, solo per citarne alcuni. Si possono poi scegliere terminali con il sistema operativo Android, sui quali società di settore stanno sviluppando app dedicate alla gestione dei punti vendita, come fidelity e gestionali. In tutti i casi i pagamenti contactless vengono gestiti velocemente e in tutta sicurezza.
Le aziende si stanno concentrando sempre di più sul cliente e sulla sua esperienza di acquisto, puntando a soddisfare esigenze sempre più complesse ed eterogenee. Il momento dell’incasso diventa quindi strategico: occorre che sia sempre meno invasivo e frictionless.
Proprio con questo obiettivo stanno nascendo soluzioni di incasso che coniugano i vantaggi del digitale con le opportunità dell’offline. Ad esempio il prodotto Axerve Pay by Link grazie all'invio di un link via e-mail o alla generazione di un QR code offre l’opportunità di pagare in store o a distanza come se si stesse facendo un acquisto Ecommerce.
Il futuro dei pagamenti innovativi, quindi, passa da soluzioni integrate nei percorsi di acquisto dei consumatori che, per scelta e necessità, si confronteranno con le aziende seguendo percorsi sempre più articolati e ibridi, riducendo i contatti ma non necessariamente le interazioni tra persone, coniugando a touch point online e offline secondo le loro esigenze.
Dati presentati in occasione del convegno “Innovative Payments: collaborare paga!” | Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano