In un contesto di grandi cambiamenti tecnologici, economici, sociali e politici i pagamenti sono oggetto di trasformazioni radicali che riguardano tutti i loro aspetti, con una ricaduta sull’evoluzione stessa della società. Nuove modalità di pagamento come i wallet digitali, le soluzioni di pagamento online dedicate al B2B e i più recenti aggiornamenti normativi, la Payments Services Directive 2 (PSD2) in particolare, stanno trasformando l’ecosistema dei pagamenti come mai nella loro storia millenaria.
In questo scenario, caratterizzato da innovazioni tecnologiche che ruotano intorno alla digitalizzazione e semplificazione dei pagamenti, continua ad avere un ruolo importante il contante. Nonostante anche a livello normativo la strada seguita dagli organi istituzionali sia quello di ridurne l’uso, oggi i contanti restano lo strumento preferito dai consumatori di tutto il mondo.
Secondo lo studio SPACE della Banca Centrale Europea sulle abitudini di pagamento dei consumatori, nel 2016 e nel 2019, rispettivamente il 79% e il 72% del numero totale di transazioni nei punti vendita, come negozi e ristoranti, sono state effettuate in contante e, nel 2022, questa percentuale è scesa al 59%.¹ Sebbene non sia possibile determinare in modo inequivocabile la ragione di questo cambiamento, sembra che il cambio di abitudini dei consumatori sull’utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante manifestatosi durante la pandemia si sia protratto anche al termine delle restrizioni. Questa tendenza è in continua crescita, come dimostrano diversi studi: il World Payment Report (WPR) 2023 di Capgemini ha previsto entro il 2023 il raggiungimento della quota di 1,3 trilioni di dollari a livello internazionale delle transazioni senza contanti. Sempre in questo report è indicato inoltre che, grazie ai nuovi sistemi di pagamento digitali in ambito consumer e aziendale, la crescita subirà un’accelerazione fino a raggiungere i 2,3 trilioni di dollari entro il 2027 e il tasso di crescita annuo sarà del 15%.²
Il cambio di preferenze dei consumatori ha evidenziato diversi vantaggi sull’utilizzo di strumenti alternativi al contante e poiché quest’ultimo rimane un metodo di pagamento ancora molto utilizzato soprattutto in Italia, iniziative statali mirano a incentivare i pagamenti cashless con l’obiettivo di diminuire criminalità e ridurre costi – economici e non solo – del contante, che esamineremo nel prossimo paragrafo.
Ci mostra un quadro completo sui costi del contante l’indagine di Banca d’Italia sul costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia³, pubblicato a marzo del 2020. I costi medi unitari evidenziano il minor costo del contante (0,35 €) rispetto a quello delle carte di debito (0,60 €) e di credito (1,58 €) che resta però lo strumento di pagamento più oneroso in rapporto al valore delle transazioni. L’assegno si conferma lo strumento più costoso con 3,80 € per ogni operazione a causa dei costi di gestione elevati e per gli investimenti che il sistema bancario ha sostenuto per renderne più efficiente gli scambi, ma è il contante a raggiungere il costo più elevato per abitante, con addirittura 122,53 €. Come riportato dal documento di Banca d’Italia, il costo totale annuo del numerario è di oltre 7 miliardi di euro (7,44 miliardi di €), di questi i costi sostenuti dagli esercenti sono pari a 3,8 miliardi di euro. Di fatto, i commercianti sostengono oltre il 50% dei costi di gestione del contante, e circa il 55% di tutto il sistema pagamenti in Italia.³
Le ragioni per migrare a sistemi di pagamento elettronici alternativi riguardano aspetti economici e sociali che coinvolgono tutto il pianeta come ecosistema. Visa, nel suo report Cashless Cities⁴, ha identificato cinque tipologie di costi del contante:
A fronte dei costi, esistono molti vantaggi che derivano da una riduzione significativa del contante, benefici non solo economici ma anche sociali e sanitari, come il risparmio di tempo per consumatori ed esercenti.
Il denaro costa non solo in termini economici diretti ma ha implicazioni su altri aspetti delle nostre vite. Roubini ThoughtLab⁴ ha stimato il tempo necessario ad ognuno di noi per compiere operazioni legate a contante e assegni:
Se consideriamo le ore spese in queste azioni nel loro complesso e ne quantifichiamo i costi, pensiamo ad esempio al costo orario di un dipendente o a quelli di trasporto, per citare solo due esempi, possiamo facilmente identificare quanto contribuiscono su un bilancio aziendale, per non parlare del fatto che, il tempo risparmiato potrebbe essere dedicato alla vendita e dunque generare anche nuove revenue.
I benefici di un mondo cashless e i costi evidenziati nei paragrafi precedenti, insieme alle iniziative per ridurre il contante, stanno contribuendo al raggiungimento degli obiettivi prefissati da governi e grandi aziende, principali promotori del passaggio a soluzioni digitali, soprattutto nelle economie più digitalizzate, anche se più lentamente di quanto auspicato.
Un contributo importante alla digitalizzazione del contante lo ha dato l’innovazione tecnologica che ha permesso di sviluppare piattaforme ibride, digitali e “fisiche”, in grado di gestire il processo di gestione del contante nei punti vendita con processi senza soluzione di continuità, che richiedono sempre meno interventi da parte dell’esercente che delega totalmente la gestione del cash.
Tra le novità più recenti vanno citati i cashin, anche detti casseforti intelligenti o smart safe, grazie ai quali è possibile versare denaro direttamente dal punto vendita, vedendolo accreditato in tempo reale sul proprio conto.
L’adozione dei servizi di gestione del contante con le smart safe, rispetto alle soluzioni offerte singolarmente dalle aziende che operano in questo ambito, permette di fruire di una soluzione sviluppata da un unico soggetto, su misura per le esigenze del committente. I vantaggi del cashin possono dipendere dal partner scelto e dalla personalizzazione del servizio, possiamo però identificarne i principali:
Tempi di accredito
Permette di ricevere velocemente l’accredito dei pagamenti incassati, riducendo tempi e costi correlati alle operazioni di versamento presso ATM evoluti, succursali bancarie o per il tramite dei servizi di ritiro valori.
Digitalizzazione istantanea
Permette la dematerializzazione del contante in tempo reale al momento del versamento, riducendo anche potenziali rischi legati al contatto con le banconote (pensiamo all’ambito della somministrazione di alimenti o al periodo della pandemia da COVID 19).
Riduzione dei rischi operativi
L’ottimizzazione del processo di gestione del contante in massima sicurezza che riduce il rischio di furto del denaro, la cui responsabilità è comunque del fornitore del servizio dal momento in cui viene versato.
Controllo real-time dei versamenti
Attraverso una dashboard online è possibile monitorare gli incassi anche per catene retail con più Punti Vendita. Nelle soluzioni più evolute è possibile avere una visione completa di tutti i sistemi di incasso (ad es. carte di credito, wallet digitali, pagamenti alternativi).
Accredito in tempo reale sul conto corrente
Le banconote inserite nella cassa smart safe possono essere accreditate in tempo reale su conti correnti accesi su banche partner o nell’arco di un massimo di due giorni lavorativi su qualsiasi istituto bancario.
Axerve, è il partner ideale di chi cerca una soluzione unica e integrata per gestire tutti gli incassi, in qualsiasi forma e su tutti i canali di vendita. Anche per questo ha integrato soluzioni di digitalizzazione del contante innovandone i processi e semplificandone il controllo. Tra le prime aziende ad offrire soluzioni evolute come quelle appena esposte oggi è in grado di rispondere alle esigenze di merchant di qualsiasi dimensione e con esigenze anche strutturate, si contraddistingue per flessibilità e sicurezza, offrendo la comodità di un solo interlocutore e la tranquillità di non dover pensare a nulla, permettendo ai suoi clienti di concentrarsi solo sulle vendite. L’offerta Cashin di Axerve si contraddistingue per flessibilità e sicurezza, offrendo la comodità di un solo interlocutore e la tranquillità di non dover pensare a nulla, permettendo ai suoi clienti di concentrarsi solo sulle vendite.
La scomparsa definitiva di banconote e monete probabilmente non avverrà entro i termini prefissati, principalmente per garantire la libertà di scelta dei consumatori, come hanno dichiarato anche esponenti delle banche centrali, e perché esistono ancora fasce della popolazione che non possono o non vogliono rinunciare a questa forma di pagamento. Diventa quindi strategico identificare soluzioni che siano in grado di ridurne gli impatti, tanto sui bilanci delle aziende quanto sul customer journey dei loro clienti.
Cash or cashless? How people pay | European Central Bank, 2023
Capgemini: transazioni senza contanti +15% annuo entro il 2027 |Network Digital 360, 2023
Il costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia|Banca d’Italia
Cashless Cities – Realizing the Benefits of Digital Payments|Roubini ThoughtLab e VISA