Samsung Pay, il wallet digitale di uno dei gruppi hi-tech sudcoreani tra i più conosciuti al mondo, è disponibile anche in Italia da marzo del 2018. L’azienda, in testa alla classifica dei più grandi produttori di smartphone con il 23% del mercato globale e con oltre 75 milioni di unità distribuite nel secondo trimestre del 2019, potrebbe diventare uno dei player principali nel settore del consumer mobile payment.
Disponibile in 29 Paesi nel Mondo, Samsung Pay oggi può contare su oltre 14 milioni di utenti¹ e ha superato il 1 miliardo di transazioni gestite a livello globale.² Se si considerano la crescente adozione di smartphone anche nei Paesi emergenti, il trend di adozione dei wallet digitali nel mondo e l’ampliamento della lista dei Paesi in cui viene accettata questa piattaforma di pagamento, la crescita di questo strumento ha buone prospettive.
Il funzionamento di Samsung Pay in negozio è simile alla maggior parte dei borsellini elettronici: basta avvicinare lo smartphone o lo smartwatch al POS e il gioco è fatto.
I circuiti accettati dal borsellino sono i più usati come Mastercard, Visa e il circuito nazionale PagoBANCOMAT, inoltre Samsung ha stretto delle partnership con i principali istituti bancari italiani per garantire la compatibilità più ampia possibile ai suoi clienti.
Il pagamento è veloce e sicuro perché per confermarlo è sufficiente l’inserimento del PIN o il riconoscimento biometrico tramite impronta digitale o scansione dell’iride, a seconda del dispositivo o del metodo dell’opzione scelta dall'utente. Una volta concluso il pagamento, viene inviata all'acquirente un’e-mail riepilogativa con tutti i dati del pagamento appena effettuato.
Samsung Pay è uno strumento versatile perché può essere integrato anche sui siti Ecommerce. Per l’utente l’esperienza d’uso è la stessa: una volta scelto di pagare con il wallet, la transazione viene finalizzata con il metodo di autenticazione preferito.
Per pagare con il wallet di Samsung è sufficiente installare l’app Samsung Pay, disponibile sullo store Android, e caricare una o più carte di pagamento degli issuer abilitati. Non serve altro.
Per incassare pagamenti con questo strumento di mobile payment nel Punto Vendita basta avere un POS abilitato a ricevere pagamenti contactless grazie alla tecnologia NFC. In realtà una peculiarità di questo strumento rispetto ai suoi concorrenti, come Apple Pay per esempio, è che funziona anche con i terminali con il solo lettore di banda magnetica, grazie ad una speciale tecnologia ottenuta grazie all'acquisizione dell’azienda LoopPay.
Un potenziale limite di questo digital wallet invece è che, a differenza di buona parte dei suoi concorrenti - HYPE, Satispay o PayPal per citarne alcuni - si rivolge solo ad un numero limitato di utenti, come abbiamo visto all'inizio dell’articolo.
Sì perché Samsung Pay, come è facile immaginare, è disponibile solo per i possessori di smartphone dell’azienda sudcoreana e neanche per tutti, considerato che almeno ad oggi i dispositivi supportati sono solo quelli della serie Galaxy (per restare aggiornati sulle evoluzioni di questo sistema e sui dispositivi supportati consigliamo di visitare il sito del produttore).
In conclusione, l’integrazione di pagamenti alternativi alle carte come Samsung Pay nel Punto Vendita o su un sito Ecommerce può fare la differenza rispetto alla concorrenza perché migliora l’esperienza d’uso dei clienti e li fidelizza, soprattutto in uno scenario in cui esperienza d’acquisto digitale e fisica stanno sempre più convergendo.
Samsung Pay ha oltre 14 milioni di utenti in tutto il mondo | hdblog.it.
Samsung Pay Profile, 2019: Samsung Pay Users to Reach a Nine-Digit Figure by 2020 | businesswire.com.