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Come aprire un negozio vintage online

Come aprire un negozio vintage online

Pubblicazione: 8 maggio 2023 • Tempo di lettura: 7 minuti

Quello del vintage è un settore che non conosce crisi, ogni anno cambiano le tendenze, ma il fascino del vintage resta unico e inimitabile. Proprio per la sua caratteristica di essere ineguagliabile, soprattutto l’abbigliamento vintage è molto ricercato.

La richiesta di questo tipo di prodotti proviene dai giovani alla ricerca di originalità, ma anche da chi cerca un buon affare.

Quando si definisce vintage?

Un capo d’abbigliamento, un mobile o un qualsiasi oggetto di almeno 20 anni fa si può correttamente definire vintage.

Questo termine viene utilizzato anche per parlare di usato o merce di seconda mano, la definizione è corretta, ma bisogna specificare che il vintage è merce di alta qualità, spesso di grandi marchi.

Anche una vecchia lampada o una maglietta di poco valore possono essere definite vintage se sono di buona qualità e in ottime condizioni.

Perché vendere merce di seconda mano?

I motivi principali per cui scegliere di aprire un negozio vintage sono tre:

  • Attenzione ai temi ecologici
  • Prezzi convenienti
  • Fascino del vintage

Acquistare abiti, mobili e altri articoli di seconda mano invece che acquistarli nuovi permette di ridurre il nostro impatto ambientale.

Inoltre, la merce di seconda mano ha prezzi vantaggiosi e convenienti, accessibili a chiunque sia in cerca di un buon affare, cioè acquistare un prodotto di alta qualità ad un basso prezzo.

Infine, è necessario tenere conto del fascino intramontabile del vintage che non passa mai di moda, è un mercato fertile in cui far crescere il proprio business.

Aprire un negozio di abbigliamento vintage

Vediamo quali sono gli step necessari per avviare questo tipo di attività e lanciarsi nel settore, in termini di commercio elettronico.

Come definire l’offerta

Per puntare al successo del business in questo mercato è necessario avere un’offerta specifica.

Cosa significa?

Significa definire il format del proprio negozio, in particolare la scelta dei prodotti da vendere: abbigliamento, arredamento, oggettistica varia.

Avere un’offerta specifica aiuta nella creazione della clientela, semplifica l’esperienza di acquisto per gli utenti e definisce la brand identity dell’attività. Inoltre, in questo modo sarà più facile effettuare le ricerche per rifornire l’inventario.

Costruire il proprio inventario

Trovare abiti vintage non è facile, è necessario un procedimento che richiede precisione e pazienza per mettersi alla ricerca di vecchi tesori.

  • Il primo posto dove iniziare la ricerca sono i negozi dell’usato della propria città, oppure tra le bancarelle dei mercatini. Per ottenere i pezzi migliori è necessario fare la selezione la mattina presto, se invece si vuole puntare su prezzi minori a fine giornata o fine stagione.
  • Cercare aste nella propria zona tramite gli appositi siti web.
  • Una buona mossa è consultare i siti di annunci di vendite per trasferimenti o vendite immobiliari, ma anche visitare pagine web specifiche per abbigliamento usato.
  • È possibile raccogliere la merce dai propri clienti e venderla tramite la strategia dell'acquisto in conto vendita.
  • Quando il negozio vintage inizierà ad avere una richiesta crescente si può valutare la possibilità di acquistare all’ingrosso tramite fornitori specializzati in abbigliamento vintage.

Durante i passaggi appena descritti è necessario prestare attenzione a tutti i capi prima di acquistarli, valutare le condizioni e la presenza di qualsiasi danneggiamento. Nel caso di abiti di marca oltre all’etichetta e serviranno certificati di autenticità, in modo da evitare l’acquisto di merce falsa e senza valore.

Conto vendita o compravendita?

Ci sono due strategie utilizzabili per acquistare gli articoli da inserire nel proprio webshop.

  • Il conto vendita è un’opzione a basso rischio, perfetta per avviare l’attività.
    Gli utenti hanno la possibilità di vendere gli abiti che non utilizzano più. Se entro 60 giorni vengono venduti allora verrà versato un corrispettivo al cliente che ha venduto l’articolo, mentre al negoziante andrà il surplus generato dalla vendita sul proprio sito.
    In caso di mancato acquisto, l’articolo viene restituito senza perdite, evitando merce invenduta nell’inventario.
  • La compravendita è la classica modalità di acquisto per cui si paga il prodotto per intero nel momento dell’acquisto tramite possibili fornitori e successivamente ci si occupa della vendita nell’Ecommerce. In questo caso sono necessarie strategie per gestire l’invenduto.

Igienizzazione e riparazione

Una volta trovate le fonti di approvvigionamento, il passo successivo è trattare i prodotti prima di metterli sul mercato, quindi igienizzarli e, se necessario, fare qualche piccola riparazione.

  • Lavaggio e igienizzazione: l'abbigliamento vintage deve essere lavato con cura per non subire danni.

Attenzione alle modalità di lavaggio segnalate sull'etichetta per evitare perdite di colore che possono compromettere la qualità del prodotto. Qualora l'etichetta si fosse staccata, meglio scegliere il tipo di lavaggio in base al materiale (cotone, lana, etc.) con cui è stato realizzato il prodotto.

Affidarsi a una lavanderia a secco specializzata nel trattamento dei tessuti delicati potrebbe essere una buona soluzione, con particolare attenzione ai capi troppo delicati per questo tipo di pulitura.

In alcuni casi, al posto del lavaggio, si può utilizzare un vaporizzatore di tessuti, in grado di rimuovere pieghe, odori e batteri. Si tratta di una tecnica più delicata rispetto alla stiratura, quindi adatta agli abiti vintage.

  • Riparazione: se ci si rivolge ad una sartoria per effettuare piccole riparazioni, è necessario ricordare di segnalare sulla scheda prodotto tutte le riparazioni effettuate.

Stoccaggio

La conservazione dei capi di abbigliamento è un altro passaggio fondamenta da considerare:

  • Tenere i capi vintage in ambienti a temperatura ed umidità controllata, evitando scantinati e luoghi con eventuale presenza di insetti. Tenerli inoltre lontani dalla luce del sole che potrebbe rovinare la colorazione originale.
  • Organizzare i capi per tipologia (felpe, jeans, t-shirt, …) in questo modo sarà più facile trovarli nel momento della spedizione.

Come decidere il prezzo di un abito vintage

Gli articoli vintage hanno un certo valore ed attribuire un prezzo a questo valore potrebbe risultare difficile.

I prezzi degli articoli vintage possono essere decisi sulla base di: epoca, vestibilità, tendenze del momento e brand. Per articoli rari o di alta moda, si può considerare la possibilità di fornire un servizio di valutazione.

Inoltre, non è da dimenticare l’analisi dei competitors per individuare il prezzo giusto da attribuire agli articoli.

Conclusione

Abbiamo analizzato tutti gli elementi da tenere in considerazione per avviare un’attività online di vintage. Una volta creato l’Ecommerce, è necessario tenere a mente che la comunicazione è l’anima del commercio. Raccontare la storia dell’attività e tutte le opportunità offerte ai potenziali clienti aiuterà a costruire la brand identity dell’impresa.

Axerve produce questo contenuto senza pretesa di completezza né di attualità delle informazioni riportate. Questo articolo ha il solo scopo di fornire indicazioni utili sul tema trattato e non è da considerarsi guida esaustiva quanto piuttosto un vademecum. Se vuoi segnalarci una correzione contattaci attraverso i nostri social network.

 

Fonti
TagEcommerce

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