Il vino è sulla tavola di tutti gli italiani e del mondo. Fa parte anche del menù dei social media, tanto che su Instagram sono più di 10 milioni i post con hashtag #vino e addirittura più di 51 milioni quelli con #wine.
Cosa dire però delle vendite di vino online? Quali sono le migliori pratiche per vendere vino online e come costruire uno shop online?
Per avere successo nell'Ecommerce e progettare la giusta strategia per un’enoteca online queste sono le domande che che occorre porsi.
Scopriamo le risposte partendo da un'analisi preliminare dei numeri più importanti di questo tanto amato mercato.
I dati ISTAT del 2018 segnalano un nuovo record per la produzione di vino in Italia: 54,2 milioni di ettolitri, che equivalgono a 5,42 miliardi di litri, circa 7,2 miliardi di bottiglie da 75 cl.
In Europa Occidentale tra il 2010 e il 2017, nonostante il consumo complessivo di vino abbia avuto una leggera diminuzione del 5%, il volume totale di vino venduto online è aumentato del 66%.
Va considerato poi che le percentuali nazionali di vino venduto tramite internet variano da un risicato 1% per Svizzera e Finlandia, fino ad arrivare al 10% per il Regno Unito.
Solo il 3% di tutto il vino venduto in Italia passa tramite il mercato online.
Il margine di crescita è ancora ampio in tutta Europa.
I produttori italiani hanno il vantaggio di essere molto apprezzati anche sui mercati extraeuropei, come in Asia e negli Stati Uniti dove l'export è in crescita da diversi anni.
Un'altra tendenza che emerge è l'aumento del consumo, sia abituale che sporadico nella fascia d’età dai 18 ai 34 anni.
Riassumendo: sia la produzione sia il consumo di vini italiani aumenta ed è in crescita la vendita online e verso mercati esteri.
Questo è il momento giusto per creare un’enoteca online e aumentare le vendite pianificando una strategia efficace per rispondere alle nuove tendenze.
Molti commercianti di vino l'hanno già fatto: vediamo quali sono e i risultati che hanno ottenuto.
Per comprendere i vantaggi della vendita di vino online, possiamo partire dall’esempio di alcuni commercianti di questo settore.
Alcuni commercianti italiani hanno deciso di passare alla vendita di vino online non come metodo esclusivo, ma come canale complementare alla vendita diretta. Altri invece vendono esclusivamente online.
Un ulteriore fenomeno riguarda la vendita online di più etichette: questa forse è la tendenza online più diffusa.
Tra i siti più conosciuti che vendono vino online troviamo: Vino75, Callmewine, Tannico, Svinando e tanti altri.
Tutte queste aziende hanno registrato un trend di crescita positivo dal 2014 al 2017, con Tannico leader del settore che arriva a fatturare 10 milioni e mezzo nel 2017 e 15 milioni circa nel 2018.
Il punto di forza di questi shop online è la possibilità di ordinare più etichette di vino online, facilitando la vita al consumatore.
Che si voglia costruire un Ecommerce, vendere più etichette o che tu sia un produttore che desidera avere una presenza online per espandere il proprio mercato, vendere vino online funziona.
Ma come fanno queste enoteche online a vendere? Quali strategie utilizzano?
I punti di forza sono declinabili in:
L’insieme di queste caratteristiche permette anche ad un consumatore meno esperto di trovare e ricevere del buon vino al giusto prezzo.
Provando ad immaginare un consumatore occasionale di vino che si reca in negozio locale intenzionato a comprare una bottiglia di buon vino da bere in compagnia dei propri amici, probabilmente cercherà di fare una stima approssimativa tra qualità e prezzo, oppure cercherà quelle poche etichette che conosce e che gli hanno consigliato alcuni amici più esperti, portando a casa del vino del quale sa molto poco.
Lo stesso consumatore tramite un Ecommerce di vino avrebbe la possibilità di orientarsi più facilmente all’acquisto grazie alla chiara classificazione dei vini e alla maggior quantità di informazioni.
Insieme alle garanzie offerte, comprare vino online diventa la scelta vincente.
Cosa fare per avviare un Ecommerce di successo?
Ecco le strategie e i passi da seguire per creare un Ecommerce vincente.
Conoscere il mercato e il cliente ideale a cui ci si rivolge è il punto di partenza.
Una volta creato il sito web, la cosa migliore da fare è monitorare le statistiche per conoscerne punti di forza e debolezza.
È interessante monitorare le fonti di traffico da dove si ricevono più visite, la fascia d'età degli utenti e quali sono le pagine del sito che vengono abbandonate con maggior frequenza.
Costruire un identikit del cliente è ideale per verificare con i dati raccolti se c'è corrispondenza, oppure se è opportuno correggere il tiro.
I dati sono una vera e propria mappa del tesoro, da consultare spesso per accertarsi di essere sulla strada giusta.
La facilità d'uso dell’Ecommerce è un importante metro di misura.
Immaginiamo di recarci in un Punto Vendita e di trovare bottiglie di vino messe alla rinfusa sugli scaffali, bottiglie di vino mescolate a quelle di champagne con etichette dei prezzi poco leggibili.
Magari, cerchiamo un commesso ma non lo troviamo e la frustrazione aumenta fino a farci decidere di andare via.
Allo stesso modo, se un utente arriva sul sito web e trova i vini divisi senza criterio tra le varie categorie abbandonerà lo shop online in poco tempo.
Ecco alcuni consigli per migliorare la navigazione sul sito Ecommerce:
Rendere il processo di acquisto il più snello possibile, assicurandosi che sia chiaro e che permetta di ordinare vino online in modo semplice sintetizza quanto abbiamo appena visto.
Il tipo di prodotti offerti può essere un forte elemento di differenziazione rispetto alla concorrenza.
Più i propri prodotti saranno unici, più sarà facile trovare la propria nicchia di mercato.
Ecco alcune strategie da seguire:
Una volta deciso quali saranno i prodotti dell’Ecommerce, è molto più facile determinare una strategia di vendita.
Attenzione! Avere pochi vini non è necessariamente uno svantaggio, infatti si possono raccogliere molte recensioni positive e diventare un garante di qualità e unicità.
La promozione online è un altro fattore importante. Se viene fatta nel modo giusto, può aumentare il traffico verso il sito web e, nella fase iniziale, è utile per intercettare nuovi potenziali clienti.
Nel caso degli alcolici però la regolamentazione è complessa e alcuni Paesi sono soggetti a restrizioni.
Se si vuole utilizzare Facebook Ads, è bene assicurarsi che la pubblicità rispetti tutte le leggi locali vigenti, le linee di condotta del settore e le linee guida sulla targettizzazione di Facebook.
Nel caso si voglia pubblicizzare vino su Facebook in Italia, per esempio, è possibile targettizzare utenti da 18 anni in su, sempre rispettando le norme del settore, mentre in Svezia, invece, l’età minima è 25 anni.
Può essere molto utile leggere le policy sui prodotti alcolici di Facebook per saperne di più. Anche Instagram è sottoposto alla stessa policy, visto che la piattaforma pubblicitaria di riferimento è Facebook.
Google Ads invece, permette la pubblicizzazione di alcolici a condizione che non si rivolga a minorenni e che abbia come target esclusivamente i Paesi in cui questo genere di promozione è esplicitamente autorizzato.
È bene tenere presente che Google considera quanto segue pubblicità irresponsabile di alcolici e non approva annunci con contenuti simili:
Per tutte le casistiche, consigliamo di consultare la guida alle norme pubblicitarie di Google Ads.
Fare pubblicità in modo intelligente porta gli utenti a conoscenza del proprio brand o li fa approdare sul sito in maniera consapevole, soddisfacendo le loro aspettative.
Anche in questo caso, la targetizzazione svolge un ruolo primario: occorre restringere il target affinché gli sforzi pubblicitari siano efficaci e testare i tuoi annunci.
Oltre alle norme pubblicitarie appena viste, occorre anche sapere che non è possibile vendere vino direttamente su Facebook.
È possibile però sfruttare i social media per affermare la propria presenza online, interagire con potenziali clienti e indirizzarli verso il negozio online per completare l’acquisto.
Pensare di vendere online senza curare la presenza sui canali social è ormai molto difficile, è consigliabile dunque cominciare da una piattaforma e potenziare la propria brand identity.
Se il negozio online affianca un negozio fisico, prendere in considerazione Facebook può essere un elemento strategico. Infatti, questo social media permette di sponsorizzare la propria attività a livello locale per attrarre clienti nelle vicinanze del Punto Vendita.
Se invece si vende principalmente online, il consiglio è quello di focalizzare i propri sforzi su Instagram, almeno in una fase iniziale. Se vengono prodotti contenuti di buona qualità, identificare una nicchia risulta più semplice, facendo affezionare al brand gli utenti che risponderanno con contenuti generati spontaneamente, aumentando il passaparola.
Inoltre, si può anche decidere di collaborare con i micro-influencer per sponsorizzare i prodotti, grazie alla fiducia di cui godono all’interno dei social media.
L'ingrediente finale è la fiducia. Un potenziale cliente prima di concludere un ordine vuole essere sicuro di fare un buon affare, per questo la presenza di recensioni e di una community che supporta attivamente e parla bene del proprio Ecommerce può fare la differenza tra successo o fallimento. In definitiva, mantenere la community coinvolta, lanciando offerte esclusive e inviando una newsletter curata e realmente informativa può contribuire direttamente sui ricavi.
Mettere in pratica questi consigli può contribuire positivamente sulle vendite online anche di chi ha già un Ecommerce, e se stai ancora pensando a come costruire il tuo store online di vino e vuoi essere certo di avere tutti gli elementi giusti per il successo, puoi provare gratuitamente Negozio online Easy, la piattaforma di Axerve dedicata