L’art. 15 del DL 179/2012 – convertito con modifiche dalla legge 221/2012 – ha introdotto l’obbligo per professionisti, come avvocati, commercialisti e commercianti, di accettare pagamenti elettronici con carte di debito e credito. Le novità più recenti in materia di pagamenti elettronici, però, si devono alla legge di bilancio 2020, che ha introdotto una serie di iniziative per contrastare il riciclaggio e l’evasione fiscale e, allo stesso tempo, mira a promuovere strumenti di pagamento alternativi al contante, incentivando consumatori, esercenti e liberi professionisti a utilizzare metodi di pagamento più sicuri e tracciabili.
La nuova normativa sull’obbligo del POS ha introdotto agevolazioni significative per professionisti e aziende. Inoltre, sono stati ridefiniti i perimetri delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle disposizioni di legge.
Dal 30 giugno 2022, il Decreto Legge n. 36/2022 ha introdotto l’obbligo per professionisti e lavoratori autonomi di accettare pagamenti elettronici. In caso di rifiuto, è prevista una sanzione amministrativa pari a 30 euro, a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione non accettata.
Ad esempio, se un professionista rifiuta un pagamento con carta di 100 euro, la sanzione sarà:
Totale sanzione: 30 euro + 4 euro = 34 euro.
Oggi, le disposizioni della Legge 36 restano in vigore con le relative sanzioni e importanti agevolazioni:
Il Governo ha preferito escludere dalla stesura finale le sanzioni ma resta inteso che, in caso di rifiuto da parte dell’esercente di accettare un pagamento con carta, il cliente può segnalare la violazione all’Agenzia delle Entrate.
Le normative e i vantaggi sui pagamenti elettronici si estendono a tutte le categorie di lavoro autonomo, comprendendo anche commercianti e artigiani. Come i professionisti, anche queste categorie hanno l'obbligo di dotarsi del POS e, allo stesso tempo, possono beneficiare degli incentivi fiscali previsti, come il credito d’imposta sulle commissioni bancarie per le transazioni elettroniche.
Per tutte le categorie professionali, è quindi consigliabile adottare soluzioni che garantiscano il rispetto delle normative sui pagamenti elettronici. È bene ricordare, infatti, che oltre all’obbligo del POS, il 1° gennaio 2020 è stato introdotto anche l’obbligo dello scontrino elettronico che ha sostituito scontrini e ricevute fiscali.
Il POS non è solo uno strumento obbligatorio, ma offre numerosi vantaggi per lavoratori autonomi e liberi professionisti:
Scegliere il POS ideale per la propria attività professionale può risultare complicato, soprattutto per chi non ha mai sottoscritto un contratto per questo tipo di servizio. Inoltre, le esigenze possono variare notevolmente a seconda della professione che si esercita: un medico, per esempio, potrebbe aver bisogno di un POS mobile per poter effettuare pagamenti durante le visite a domicilio, mentre un avvocato o un commercialista, che lavorano principalmente in studio, potrebbero preferire un POS fisso. Esaminiamo insieme gli aspetti da considerare per fare una scelta adatta alle proprie necessità.
Il costo reale di un POS varia notevolmente e include:
Il POS è ormai uno strumento essenziale per svolgere la propria professione garantendo il rispetto delle normative vigenti. Per questo, è importante scegliere da subito la soluzione ideale per il proprio business. Questo approccio non solo garantisce il rispetto delle leggi, ma permette anche di ottimizzare i processi di pagamento, migliorando l’efficienza e la gestione quotidiana delle transazioni.
Che cos’è - Credito d'imposta su commissioni per i pagamenti elettronici | Agenzia delle entrate, 2024