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POS per i professionisti: obblighi, sanzioni e come scegliere quello giusto

POS per i professionisti: obblighi, sanzioni e come scegliere quello giusto

Aggiornamento: 7 gennaio 2025 • Tempo di lettura: 4 minuti

L’art. 15 del DL 179/2012 – convertito con modifiche dalla legge 221/2012 – ha introdotto l’obbligo per professionisti, come avvocati, commercialisti e commercianti, di accettare pagamenti elettronici con carte di debito e credito. Le novità più recenti in materia di pagamenti elettronici, però, si devono alla legge di bilancio 2020, che ha introdotto una serie di iniziative per contrastare il riciclaggio e l’evasione fiscale e, allo stesso tempo, mira a promuovere strumenti di pagamento alternativi al contante, incentivando consumatori, esercenti e liberi professionisti a utilizzare metodi di pagamento più sicuri e tracciabili. 

Normativa e sanzioni per chi non ha il POS

La nuova normativa sull’obbligo del POS ha introdotto agevolazioni significative per professionisti e aziende. Inoltre, sono stati ridefiniti i perimetri delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle disposizioni di legge.  

Dal 30 giugno 2022, il Decreto Legge n. 36/2022 ha introdotto l’obbligo per professionisti e lavoratori autonomi di accettare pagamenti elettronici. In caso di rifiuto, è prevista una sanzione amministrativa pari a 30 euro, a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione non accettata.
Ad esempio, se un professionista rifiuta un pagamento con carta di 100 euro, la sanzione sarà:

  • Quota fissa: 30 euro
  • Quota variabile: 4% di 100 euro = 4 euro

Totale sanzione: 30 euro + 4 euro = 34 euro.
Oggi, le disposizioni della Legge 36 restano in vigore con le relative sanzioni e importanti agevolazioni:  

  • Bonus Pos 2023: si tratta di un’agevolazione rivolta ai titolari di partita IVA con un fatturato annuo fino a 400.000€. Questo incentivo consente di ottenere un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni bancarie sostenute per ogni transazione elettronica. Per usufruirne, è possibile presentare richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate o tramite un commercialista abilitato.¹ 

Il Governo ha preferito escludere dalla stesura finale le sanzioni ma resta inteso che, in caso di rifiuto da parte dell’esercente di accettare un pagamento con carta, il cliente può segnalare la violazione all’Agenzia delle Entrate.   

POS e lavoratori autonomi

Le normative e i vantaggi sui pagamenti elettronici si estendono a tutte le categorie di lavoro autonomo, comprendendo anche commercianti e artigiani. Come i professionisti, anche queste categorie hanno l'obbligo di dotarsi del POS e, allo stesso tempo, possono beneficiare degli incentivi fiscali previsti, come il credito d’imposta sulle commissioni bancarie per le transazioni elettroniche.  

Per tutte le categorie professionali, è quindi consigliabile adottare soluzioni che garantiscano il rispetto delle normative sui pagamenti elettronici. È bene ricordare, infatti, che oltre all’obbligo del POS, il 1° gennaio 2020 è stato introdotto anche l’obbligo dello scontrino elettronico che ha sostituito scontrini e ricevute fiscali. 


Il POS non è solo uno strumento obbligatorio, ma offre numerosi vantaggi per lavoratori autonomi e liberi professionisti:

  • Flessibilità: accetta ogni tipo di pagamento ovunque, ideale per attività sia in studio che in mobilità.
  • Tracciabilità: semplifica la gestione delle finanze, registrando entrate e uscite per una visione chiara dei flussi di cassa.
  • Servizi aggiuntivi: garantisce pagamenti sicuri, ricevute elettroniche e funzionalità utili come la gestione delle conversioni valutarie e del chargeback.
  • Convenienza: è accessibile e offre opzioni senza contratti vincolanti, rendendolo adatto a qualsiasi professionista.

I migliori POS per professionisti: guida alla scelta

Scegliere il POS ideale per la propria attività professionale può risultare complicato, soprattutto per chi non ha mai sottoscritto un contratto per questo tipo di servizio. Inoltre, le esigenze possono variare notevolmente a seconda della professione che si esercita: un medico, per esempio, potrebbe aver bisogno di un POS mobile per poter effettuare pagamenti durante le visite a domicilio, mentre un avvocato o un commercialista, che lavorano principalmente in studio, potrebbero preferire un POS fisso. Esaminiamo insieme gli aspetti da considerare per fare una scelta adatta alle proprie necessità

  • Condizioni economiche  
    I POS vengono generalmente proposti con un canone mensile per il noleggio del terminale e una commissione percentuale sulle transazioni. Un’alternativa che si differenzia dal modello tradizionale è il POS Easy a canone di Axerve. Questa soluzione prevede un solo canone mensile basato sui volumi di transato, fino a 30.000 euro all’anno, senza alcuna commissione sulle transazioni. Un’altra opzione è il POS Easy a commissioni, che prevede l’acquisto del terminale POS e una commissione sulle transazioni. In questo caso, l’assenza di canoni di noleggio viene compensata da un costo iniziale che si ammortizzerà nel tempo. Per scegliere la soluzione più adatta alle proprie necessità, è fondamentale valutare i costi in base al tipo di attività e al volume di transazioni previsto. Axerve offre una panoramica dettagliata delle opzioni e dei costi, che può aiutare a individuare il modello più adatto. 
  • Tecnologia
    Esistono due principali categorie di terminali POS: i POS “tradizionali” e i Mobile POS. La differenza sostanziale sta nel funzionamento: i POS tradizionali funzionano autonomamente, senza la necessità di collegamenti esterni, mentre i Mobile POS richiedono un dispositivo aggiuntivo, come uno smartphone o tablet, per connettersi alla rete (tramite Wi-Fi o dati mobili). Inoltre, i Mobile POS non dispongono di una stampante integrata e per questo sono di dimensioni più compatte. Tuttavia, i modelli di POS disponibili sul mercato sono molto diversificati: anche tra i terminali tradizionali esistono diverse tipologie che si differenziano per il tipo di connessione alla rete (ethernet, Wi-Fi, 4G, ecc.) e, più recentemente, per il sistema operativo, come nel caso degli Smart POS Android, che dispongono sia di una stampante che di una SIM integrata. 
  • Servizi a valore aggiunto
    Spesso si tende a pensare che, una volta scelto il prezzo e il tipo di connessione più adatto alla propria attività, tutte le offerte siano equivalenti. In realtà, ci sono servizi aggiuntivi che possono fare la differenza nell’uso quotidiano del POS. Per questo, è importante considerare diversi aspetti come l’assistenza, l’affidabilità dei terminali, i sistemi di pagamento accettati (per esempio i wallet digitali), la presenza di una stampante integrata e la disponibilità di una dashboard per monitorare le transazioni online.  

Costo del POS per professionisti

Il costo reale di un POS varia notevolmente e include:

  • Acquisto o noleggio del dispositivo: può essere incluso nel canone o acquistato separatamente.
  • Installazione: costo per l’attivazione, che può avvenire anche da remoto per risparmiare.
  • Canone mensile: variabile, a seconda del servizio.
  • Commissioni sulle transazioni: sia fisse (pochi centesimi/euro) sia percentuali (in base al circuito e al tipo di carta).
  • Sconti su transati elevati: riduzioni sulle commissioni per chi supera una certa soglia di incassi annuali.
  • Assistenza tecnica: spesso non inclusa, ma necessaria per installazione e supporto.

Il POS è ormai uno strumento essenziale per svolgere la propria professione garantendo il rispetto delle normative vigenti. Per questo, è importante scegliere da subito la soluzione ideale per il proprio business. Questo approccio non solo garantisce il rispetto delle leggi, ma permette anche di ottimizzare i processi di pagamento, migliorando l’efficienza e la gestione quotidiana delle transazioni.  

Axerve produce questo contenuto senza pretesa di completezza né di attualità delle informazioni riportate. Questo articolo ha il solo scopo di fornire indicazioni utili sul tema trattato e non è da considerarsi guida esaustiva quanto piuttosto un vademecum. Se vuoi segnalarci una correzione contattaci attraverso i nostri social network. 
Fonti
1

Che cos’è - Credito d'imposta su commissioni per i pagamenti elettronici | Agenzia delle entrate, 2024 

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