L’art. 15 del DL 179/2012 – convertito con modificazioni dalla legge 221/2012 – ha introdotto l’obbligo per professionisti, come avvocati, commercialisti e dottori, e commercianti di accettare pagamenti elettronici con carte di debito e credito. Le novità più recenti in materia di pagamenti elettronici però si devono alla legge di bilancio 2020 che ha definito una serie di iniziative per contrastare riciclaggio ed evasione fiscale e, allo stesso tempo, per incentivare l’uso di strumenti alternativi al contante da parte dei consumatori, degli esercenti e dei liberi professionisti.
La nuova normativa sull'obbligo del POS ha stabilito agevolazioni importanti per il mondo dei professionisti e delle aziende, tra queste il credito d’imposta sui pagamenti elettronici tracciabili, e ha anche ridefinito i perimetri delle sanzioni previste in caso di mancata ottemperanza di quanto previsto dalla legge.
Dal 1 luglio 2020 tutti i professionisti, dai veterinari agli architetti solo per citare due categorie, e i lavoratori autonomi in genere devono accettare pagamenti con moneta elettronica, ma la versione definitiva della legge di bilancio 2020 ha eliminato l’art. 23 nel quale si definivano le sanzioni per chi si fosse rifiutato di accettare pagamenti con carte di debito (Bancomat) e credito. L’articolo in questione prevedeva un’ammenda il cui valore sarebbe stata la somma di:
Il Governo ha preferito escludere dalla stesura finale le sanzioni ma resta inteso che, in caso di rifiuto da parte dell’esercente di accettare un pagamento con carta, il cliente può segnalare la violazione all'Agenzia delle Entrate.
Le norme e i vantaggi relativi all'ambito dei pagamenti si possono estendere a tutte le categorie del lavoro autonomo. Il POS infatti è obbligatorio anche per commercianti e artigiani che, come nel caso dei professionisti, possono godere dei benefici fiscali appena descritti.
Per tutte le categorie è quindi consigliabile adottare soluzioni per adempiere alle richieste normative sul tracciamento dei pagamenti. È bene ricordare infatti che oltre all'obbligo del POS, il 1 gennaio 2020 è stato esteso a tutti i soggetti interessati quello dello scontrino elettronico che ha sostituito scontrini e ricevute fiscali.
Scegliere il POS ideale per la propria professione può essere complicato se non si è mai sottoscritto un contratto per questo servizio. In più le esigenze possono variare: un medico può avere necessità di visitare a domicilio e dunque di incassare anche in condizioni di mobilità, un avvocato o un commercialista potrebbero preferire un POS fisso, perché svolgono la loro professione esclusivamente in studio. Vediamo insieme cosa tenere in considerazione per fare una scelta consapevole e ponderata:
Il POS è uno strumento essenziale per svolgere la propria professione nel rispetto delle leggi e non possiamo escludere che prima o poi le sanzioni sino ad oggi solo procrastinate verranno attuate; anche per questo motivo è bene scegliere subito la soluzione più adeguata alle proprie esigenze e non trovarsi a dover fare una scelta affrettata quando questo avverrà.